Perché si vollero le stragi di Capaci e di via d'Amelio!!!
Perché si vollero le stragi di Capaci e di via d'Amelio!!!
È ragionevole ipotizzare che nella stagione dei grandi delitti e delle stragi ( 1992-1993 ) si sia verificata una convergenza di interessi tra cosa nostra, altre organizzazioni criminali, logge massoniche segrete, pezzi deviati delle istituzioni, mondo degli affari e della politica.
Questa attitudine a entrare in combinazioni diverse è nella storia della mafia e, soprattutto, è nella natura stessa della borghesia mafiosa.
Bisogna ripercorre puntualmente l'intera stagione delle bombe di quegli anni, a partire però dal fallito attentato all'Addaura ( Palermo ), del 21 giugno 1989, ai danni di Giovanni Falcone e dei magistrati svizzeri Carla del Ponte e Carlo Lehmann, attentato considerato come " il PROLOGO dei grandi delitti e delle stragi di mafia di Capaci e di via d'Amelio a Palermo nel 1992-1993 " , dove persero la vita Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli agenti di scorta.
La risposta sta nel fine che si intendeva perseguire: non solo eliminare due nemici storici della mafia, ma affermare, con quelle stragi, la propria invincibilita' e la permanente potenza dell'associazione criminale dopo la sconfitta subita a seguito del maxi-processo, definito, con irrevocabili sentenze di condanna, il 30 gennaio 1992.
La spaventosa sequenza del 1992-1993 ubbidi' ad una strategia di stampo mafioso e terroristico , ma produsse effetti divergenti, perché da un lato determinò smarrimento politico - istituzionale, dall'altro lato determinò un tale innalzamento delle misure repressive da indurre cosa nostra a rivedere le proprie scelte.
Permane ancora il mistero della scomparsa dell'agenda rossa che il magistrato Paolo Borsellino portava sempre con se, ma anche quello relativo alla provenienza dell'esplosivo utilizzato " T 4 o pentrite " con cui furono firmati poi tutti gli attentati successivi.
La particolarità sistematica dell'entità mafiosa va oltre :
- Si infiltrano formalmente negli enti dello Stato e quindi usano della formalità per delinquere;
- Si infiltrano nei partiti con premeditati programmi di governo;
- Di servirsi da terzi soggetti o enti;
- Formazione delle società apparentemente del tutto regolari;
- Acquistare in modo diretto o indiretto la gestione o comunque controllo di attività economiche;
- Concessioni
- Autorizzazioni
- Appalti e servizi pubblici
- Realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri
- Casi di corruzione
Nonostante i più progrediti studi dei sistemi di interazione sociale, tra società e Stato, non si è potuto equilibrare tuttora i conflitti di interessi,
con lo scopo di raggiungere la pace sociale e quindi il bene comune.
È priorità dello Stato garantire la difesa dei beni giuridici e quindi i diritti fondamentali e umani.
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