Fondazione Caponnetto su appalti

 



DICHIARAZIONE STAMPA

Semplificare deve far rima con decuplicare gli addetti ai controlli. Lottare contro la mafia non significa essere contro lo sviluppo ma, al contrario, favorire lo sviluppo sostenibile.

Firenze 27.05.2021.- “In questi giorni si parla molto di appalti  in relazione alle intenzioni del governo di derogare al codice degli appalti e di liberalizzare il sub appalto reintroducendo il criterio del massimo ribasso. Se ne parla in un momento in cui la mafia, in tutte le sue varietà, è in forma perfetta.

Per non aiutare la mafia occorre da un lato eliminare l'eccesso di burocrazia, ma semplificare deve far rima con decuplicare gli addetti ai controlli che sono troppo pochi e sovraccarichi di lavoro.

Ci vuole anche altro per non aiutare la mafia:

- bisogna vietare il massimo ribasso... È bene essere chiari. La mafia ci va a nozze.

- è necessaria una unificazione delle Banche Dati per rendere più efficace l'operato degli addetti ai lavori e quindi ai controlli e superare l'odierna frammentazione delle informazioni in numerose Banche Dati che non dialogano tra loro.

- bisogna controllare ed avere l'elenco di chi vince gli appalti e chi ottiene i sub appalti.

Lottare contro la mafia non significa essere contro lo sviluppo ma, al contrario, favorire lo sviluppo sostenibile. In caso contrario aiuteremo la mafia che si accaparrerà i fondi del recovery fund”.


Lo dichiara Salvatore Calleri presidente della Fondazione Antonino Caponnetto

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Ufficio Stampa Fondazione Antonino Caponnetto

Nazzareno Bisogni

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