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Mafia: Fond. Caponnetto, 30/11 a Firenze 34^ vertice antimafia


(AGI) - Firenze, 26 nov. - “Quest'anno il 34^ vertice antimafia è un vertice particolarmente importante in quanto tutto è partito 25 anni fa. Il primo vertice me lo ricordo molto bene. Il 20 novembre 1999 al dopolavoro ferroviario di Via Alamanni a Firenze. Sala stracolma con un Caponnetto particolarmente in forma. Si chiamò vertice perché in concomitanza a Firenze quel giorno c'era il G7”. Così Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto, nel lanciare l’iniziativa che si svolgerà a Firenze il prossimo 30 novembre alle ore 15 presso il Convento di Santo Spirito.

“Il vertice – aggiunge Calleri - provò a innovare le iniziative antimafia e oggi un Antonino Caponnetto manca la nostro Paese. Nonno Nino, lo chiamavamo così, era dotato di un pensiero strategico, di una notevole capacità organizzativa unita ad un piglio pragmatico. Seguiva sempre il criterio delle indagini a 360 gradi senza cadere nell'errore di scegliere una tesi. La creazione operativa del pool e il maxi processo furono i suoi successi. Con lui le prime condanne definitive ai mafiosi”. “Nel ricordarlo negli anni abbiamo trattato i luoghi comuni sulla mafia, affrontato le mutazioni dei fenomeni mafiosi, difeso le norme antimafia. Oggi più che mai serve una lotta alla mafia che parta dal passato difendendo le norme antimafia del cosiddetto ‘doppio binario’ che il mondo ci invidia e opponendosi alle troppe scarcerazioni dei boss per buona condotta. 

Oggi più che mai dobbiamo far fare all'antimafia un vero e proprio salto quantico nel futuro. Si devono rafforzare le capacità di analisi per affrontare le mafie moderne e quelle che verranno.

Come Omcom (Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità Organizzata e Mafia) abbiamo studiato la guerra di mafia in Canada, la criminalità in Svezia e stiamo seguendo la situazione in corso a Marsiglia in tutte le sue evoluzioni. Occorre – aggiunge Calleri - seguire le gang giovanili nelle città italiane prima che sfugga di mano la situazione. Occorre capire i meccanismi di riciclaggio del denaro sporco che avviene nelle nostre città e come si portano i soldi all'estero”. “È necessario – conclude - affrontare di petto la questione delle cybermafie, del trattamento dei dati e dell'accrescimento tecnologico necessario per colpire i clan nazionali più prestigiosi che oramai sono una sorta di confederazione”.(AGI)


Mafia: Fond. Caponnetto, all'antimafia oggi serve salto quantico

 (AGI) - Firenze, 26 nov. - "Il giudice Caponnetto, era dotato di un pensiero strategico, di una notevole capacità organizzativa unita a un piglio pragmatico. Indagava e istruiva i processi a 360 gradi senza cadere nell'errore di scegliere una tesi. La creazione operativa del pool e il maxi processo furono i suoi successi. Con lui le prime condanne definitive ai mafiosi. Fece fare alla antimafia istituzionale- giudiziaria il primo consistente passo in avanti. Per continuare la sua opera abbiamo fatto nascere la Fondazione Antonino Caponnetto che negli anni ha organizzato i vertici di cui nel 2024 cade il venticinquennale. Oggi più che mai dobbiamo far fare all'antimafia un vero e proprio salto quantico nel futuro. Deve diventare antimafia 4.0 e dettare la linea della lotta alla mafia alle istituzioni. Si devono rafforzare le capacità di analisi per affrontare le mafie moderne e quelle che verranno”. Così Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto, nel lanciare l’iniziativa che si svolgerà a Firenze il prossimo 30 novembre alle ore 15 presso il Convento di Santo Spirito. La nuova lotta all’illegalità, la nuova antimafia passa dal salto quantico in avanti da fare che non è in alcun modo facile ma è necessario in quanto bisogna sempre stare un passo avanti al crimine non un passo indietro".(AGI)


Fondazione Caponnetto, 'a Firenze 50 gang e allarme riciclaggio' 

'In ultimi 11 mesi, 17 operazioni contro criminalità' 

FIRENZE 

(ANSA) - FIRENZE, 26 NOV - "A Firenze, negli ultimi 11 mesi, ci sono state 17 operazioni contro la criminalità organizzata o mafiosa. Sono tante operazioni. Inoltre in città abbiamo tra le 40 e le 50 gang e questo ci preoccupa: abbiamo fatto una mappatura, da agosto, dove emerge una situazione difficile nei quartieri 1, 2 e 5". Lo ha dichiarato Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, in occasione della presentazione del 34/o vertice antimafia, che si terrà il 30 novembre. "All'interno di Firenze la situazione è migliore nel quartiere 4 ed è abbastanza tranquilla nel 3 - ha aggiunto Calleri -. Ma per quanto riguarda i narcos e gli investimenti criminali rischiamo di essere a un punto di non ritorno: c'è poi troppo riciclaggio di denaro sporco, troppe attività riciclano denaro sporco". Secondo il presidente della Fondazione Caponnetto, "l'antimafia deve fare un salto quantico, deve diventare una antimafia 4.0, di analisi, in grado di anticipare e dettare la linea della lotta alla mafia". (ANSA). 


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Mafia: Fondazione Caponnetto, serve salto qualità per contrasto


(AGI) - Firenze, 30 nov - “Oggi più che mai dobbiamo far fare all'antimafia un salto di qualita’". Lo ha detto il presidente della Fondazione Caponnetto, Salvatore Calleri. "Oggi - ha aggiunto - si devono rafforzare le capacità di analisi per affrontare le mafie moderne e quelle che verranno. La nuova lotta all’illegalità passa dal salto quantico, che non è facile ma quanto mai necessario. Rispetto al crimine bisogna stare un passo avanti e non uno indietro". 

A Firenze è in corso il 34esimo vertice antimafia, organizzato dalla Fondazione Caponnetto: “un’iniziativa che serve per fare il punto di cio’ che serve nella lotta alla mafia - ha detto Calleri - un’iniziativa che unisce nella lotta alla mafia persone che appartengono a partiti politici diversi e che deve fare il punto nei confronti di una realta’ come la mafia che cambia e muta in relazione ai tempi ed alle situazioni. Caponnetto era innovativo e dotato di grande capacita’ organizzativa. La sua lezione - ha concluso Calleri - e’ ancora oggi estremanente attuale”. (AGI)

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