LA COMMISSIONE NAZIONALE ANTIMAFIA HA RIDATO FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI


LA COMMISSIONE NAZIONALE ANTIMAFIA HA RIDATO FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI

Antoci: “Fava? Ho presentato una denuncia: spieghi alla Magistratura"

Santo Stefano di Camastra (ME), 22 luglio 2020 - Ieri la Commissione Nazionale Antimafia ha audito Claudio Fava, nella sua qualità di Presidente della Commissione Regionale Antimafia della Sicilia, sulla relazione da quest’ultima redatta e relativa alle vicende legate all'attentato mafioso subìto da Giuseppe Antoci ex Presidente del Parco dei Nebrodi, esponente nazionale del Partito Democratico e attuale Presidente ad honorem della Fondazione Caponnetto.

Un'audizione carica di tensioni in cui tutti i Parlamentari intervenuti, nessuno escluso,  hanno, a chiare lettere, preso le distanze da quella relazione, contestando a Fava errori materiali, istituzionali e inopportunità.

Un’audizione che rimarrà nella storia della Commissione Nazionale Antimafia che ha riportato alla verità e alla giustizia mesi di aggressioni nei confronti di Antoci e degli uomini della sua scorta per i quali la Magistratura, con ben due Giudici terzi, si è definitivamente pronunciata sconfessando, in maniera anche imbarazzante, il lavoro che Claudio Fava ha portato avanti senza preoccuparsi minimamente di intaccare la vita e la dignità delle persone.

“Dopo quanto accaduto ieri in Commissione Nazionale Antimafia  - dichiara Antoci - mi sarei aspettato da Claudio Fava scuse e dimissioni ed invece leggo ancora frasi arroganti da “primo della classe”, da Professore dell'Antimafia che non può essere messo in discussione da nessuno e, paradossalmente e pericolosamente, neanche dalla Magistratura di questo Paese, neanche da una Commissione Nazionale del Parlamento Italiano”.

“E questo signore – continua Antoci - pensa di ricandidarsi alla Presidenza di una regione importante come quella Siciliana? Spero non si candidi più neanche alla Presidenza di un condominio”.

“Ancora totali inesattezze nella sua audizione – aggiunge Antoci -  ancora ricerca spasmodica di arrampicarsi sugli specchi. Bastava chiedere semplicemente scusa, così come lo hanno invitato a fare tutti i componenti della Commissione Nazionale che hanno preso la parola. E lui, uscendo da là, cosa fa: la vittima, dicendo che i Magistrati sono stati superficiali, criticando i componenti della Commissione Nazionale e dicendo che io gli avrei urlato di dimettersi. Non sono abituato ad urlare, ho fatto un comunicato stampa a cui ho affidato le mie riflessioni e nel quale, educatamente, gli ho chiesto di fare un passo indietro”.

“Fava ormai a me non deve dire più nulla – ancora Antoci - altro che urla, deve solamente, in considerazione della denuncia che ho presentato alla Procura della Repubblica, rispondere adesso alla Magistratura. Il mio grazie alla Commissione Nazionale Antimafia, ai suoi Componenti e al suo Presidente Nicola Morra, per avere, ancora una volta, ristabilito verità e ruoli”.

“In ultimo – conclude Antoci - sarebbe interessante capire quanti soldi pubblici sono stati spesi per portare avanti questa bizzarra relazione, quanto sono costati i consulenti. Una cosa è certa, quanto sia costato tutto ciò alla verità e alla giustizia è, invece, ormai chiaro a tutti”.


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