RAPPORTO ZOOMAFIA 2019 - TOSCANA



Comunicato stampa LAV 11 dicembre 2019

RAPPORTO ZOOMAFIA 2019, LA LAV PRESENTA I DATI RELATIVI AL MALTRATTAMENTO DI ANIMALI IN TOSCANA: NEL 2018 SONO STATI REGISTRATI CIRCA 700 PROCEDIMENTI PER REATI CONTRO GLI ANIMALI (IL 7,16% DI QUELLI NAZIONALI), CON UN’INCIDENZA PARI A 18,62 PROCEDIMENTI OGNI 100.000 ABITANTI. CIRCA 415 GLI INDAGATI (IL 7,07% DI QUELLI NAZIONALI), CON UN TASSO DI 11,04 INDAGATI OGNI 100.000 ABITANTI.


Sono stati presentati stamattina, presso la Sala dei Marmi di Firenze, i dati relativi ai crimini contro gli animali registrati in Toscana nel 2018. Uccisione e maltrattamento di animali, combattimenti tra animali, abbandono di animali, traffico di fauna selvatica, bracconaggio, traffico di cuccioli: sono questi i reati contro gli animali che emergono dal Rapporto Zoomafia 2019 “Vent’anni di Antizoomafia”, redatto dal dottor Ciro Troiano, criminologo e responsabile Osservatorio Nazionale Zoomafia LAV. Il Rapporto, alla sua ventesima edizione, analizza lo sfruttamento criminale di animali avvenuto nel 2018. L’edizione 2019 del Rapporto Zoomafia ha avuto il patrocinio della Fondazione Antonino Caponnetto.
Alla conferenza stampa hanno partecipato il dottor Troiano e il presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, dottor Salvatore Calleri.

I dati delle Procure
L’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV ha chiesto alle Procure Ordinarie e a quelle presso i Tribunali per i Minorenni, i dati relativi al numero totale dei procedimenti penali sopravvenuti nel 2018, sia noti che a carico di ignoti, e al numero di indagati per i seguenti reati:
        uccisione di animali (art. 544bis c.p.);
        maltrattamento di animali (art. 544ter c.p.);
        spettacoli e manifestazioni vietati (art. 544quater c.p.);
        combattimenti e competizioni non autorizzate tra animali (art. 544quinquies c.p.);
        uccisione di animali altrui (art. 638 c.p.);
        abbandono e detenzione incompatibile (art. 727 c.p.);
        reati venatori (art. 30 L. 157/92);
        traffico illecito di animali da compagnia (art. 4 L. 201/10).

Per la Toscana le risposte sono arrivate da 8 Procure Ordinarie su 10 (non sono pervenuti i dati di Grosseto e di Pisa) e dalla Procura per i Minorenni di Firenze. “È opportuno ricordare che il numero dei reati registrati rappresenta solo una parte di quelli effettivamente compiuti. Molti reati, infatti, pur essendo stati commessi restano nascosti, per motivi vari, e non vengono registrati”, sostiene Troiano.

In particolare, per quanto riguarda le Procure Ordinarie:
Arezzo: 36 procedimenti con 4 indagati per uccisione di animali; 30 procedimenti e 12 indagati per maltrattamento di animali; 5 procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animale altrui; 8 procedimenti con 6 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 9 procedimenti e 4 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica; 3 procedimenti con 9 indagati per traffico di cuccioli. In totale 91 procedimenti e 35 indagati. Rispetto al 2017 il numero dei procedimenti è aumentato di un’unità, passando da 90 a 91, mentre il numero degli indagati è diminuito del 14,6%, passando da 41 a 35.
Firenze: 40 procedimenti con 37 indagati per uccisione di animali; 67 procedimenti con 42 indagati per maltrattamento di animali; 1 procedimento con 3 indagati per spettacoli e manifestazioni vietati; 1 procedimento con 1 indagato per organizzazione di combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate tra animali; 12 procedimenti con 1 indagato per uccisione di animale altrui; 23 procedimenti con 38 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 17 procedimenti con 18 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica; 3 procedimenti con 5 indagati per traffico di cuccioli. In totale 164 procedimenti e 145 indagati. Rispetto al 2017, i procedimenti sono aumentati del +59,2%, passando da 103 a 164, e gli indagati del ben +123% passando da 65 a 145.
Livorno: 16 procedimenti e 9 indagati per uccisione di animali; 12 procedimenti e 10 indagati per maltrattamento di animali; 6 procedimenti e 8 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 10 procedimenti e 10 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. In totale 44 procedimenti e 37 indagati. Rispetto al 2017, c’è stata una diminuzione del  -29% del numero dei procedimenti, che sono passati da 62 a 44, e una diminuzione del -17,7% del numero degli indagati, passati da 45 a 37.
Lucca: 19 procedimenti con 4 indagati per uccisione di animali; 24 procedimenti con 16 indagati per maltrattamento di animali; 2 procedimenti a carico di ignoti per spettacoli e manifestazioni vietati; 2 procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animale altrui; 17 procedimenti con 17 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 27 procedimenti con 25 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica; 1 procedimento con 1 indagato per traffico di cuccioli. In totale 92 procedimenti e 63 indagati. Rispetto al 2017, i procedimenti sono diminuiti del -12,3%, passando da 105 a 92, e gli indagati del -17,1% passando da 76 a 63.
Massa: 9 procedimenti e 4 indagati per uccisione di animali; 7 procedimenti e 3 indagati per maltrattamento di animali; 1 procedimento a carico di ignoti per uccisione di animale altrui; 4 procedimenti e 5 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 5 procedimenti e 2 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. In totale 26 procedimenti e 14 indagati. Rispetto al 2017, c’è stata una diminuzione del -35% del numero dei procedimenti, che sono passati da 40 a 26, e una diminuzione del -22,2% del numero degli indagati, passati da 18 a 14.
Pistoia: 3 procedimenti e 3 indagati per uccisione di animali; 8 procedimenti e 11 indagati per maltrattamento di animali; 2 procedimenti e 1 indagato per uccisione di animale altrui. In totale 13 procedimenti e 15 indagati. Rispetto al 2017, c’è stata una diminuzione del -23,5% del numero dei procedimenti, che sono passati da 17 a 13, mentre il numero degli indagati è aumentato di una unità: da 14 a 15.
Prato: 5 procedimenti con 1 indagato per uccisione di animali; 15 procedimenti con 5 indagati per maltrattamento di animali; 1 procedimento con 1 indagato per spettacoli e manifestazioni vietati; 1 procedimento a carico di ignoti per uccisione di animale altrui; 10 procedimenti con 8 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili. In totale 32 procedimenti e 15 indagati. Rispetto al 2017, i procedimenti sono diminuiti del -11,1%, passando da 36 a 32, e gli indagati del -11,7% passando da 17 a 15.
Siena: 22 procedimenti con 2 indagati per uccisione di animali; 32 procedimenti con 9 indagati per maltrattamento di animali; 2 procedimenti a carico di ignoti per spettacoli e manifestazioni vietati; 3 procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animale altrui; 9 procedimenti con 6 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 28 procedimenti con 26 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. In totale 96 procedimenti e 43 indagati. Rispetto al 2017, i procedimenti sono aumentati del +54,8%, passando da 62 a 96, e gli indagati del +30,3% passando da 33 a 43.

Proiettando la media dei dati pervenuti su scala regionale, si può stabilire con stima approssimativa che in Toscana, nel 2018, sono stati registrati circa 700 procedimenti per reati contro gli animali (circa il 7,16% di quelli nazionali), con un’incidenza pari a 18,62 procedimenti ogni 100.000 abitanti; e circa 415 indagati (circa il 7,07% di quelli nazionali), con un tasso di 11,04 indagati ogni 100.000 abitanti.
Nelle 8 Procure in esame, nel 2018 rispetto al 2017, c’è stato un aumento dell’+8,3% dei procedimenti e del +18,7 degli indagati.

La Toscana per la sua posizione rappresenta un nodo importante per i traffici di animali. Non bisogna dimenticare, infatti, che sono state portate a termine diverse indagini sul traffico di cuccioli che hanno fatto emergere vere e proprie organizzazioni dedite a tale delitto, come pure, soprattutto in passato, inchieste sui combattimenti tra cani, con sequestri di allevamenti abusivi, che vedevano attivi gruppi organizzati e diramati a livello nazionale. – dichiara Troiano – Preoccupante anche l’attività venatoria di frodo, perpetrata a danno di specie protette e portata a termine con mezzi illegali, e la cattura e il traffico di uccelli vivi. Vittime dei bracconieri animali rarissimi come l’Ibis eremita, di cui si sono registrati diversi abbattimenti degli ultimi anni. Il bracconaggio ittico, invece, sta registrando la presenza di gruppi di stranieri organizzati dediti alla pesca di frodo nelle acque interne”.

Per quanto riguarda la Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze nel 2018 sono stati registrati un procedimento per uccisione di animali con un indagato e due procedimenti con quattro indagati per maltrattamento di animali. Si tratta del 9,6% dei procedimenti e del 13,5% degli indagati registrati a livello nazionale a carico di minorenni. “Desta preoccupazione – continua Troiano – il dato relativo ai reati commessi da minorenni, indice di insensibilità e di mancanza di empatia nei riguardi della sofferenza altrui. Infatti, il tema della violenza nei riguardi degli animali è strettamente collegato al tema della violenza nei riguardi degli esseri umani e dei comportamenti antisociali in genere. L’esposizione continua a forme di violenza, anche se solo come spettatori, può portare alla desensibilizzazione nei riguardi della sofferenza e all’assuefazione alla violenza stessa. Ricordiamo, inoltre, che sicuramente il numero dei casi agiti da minorenni è maggiore di quelli denunciati, come, purtroppo, altri indicatori suggeriscono”.


11 dicembre 2019

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