IL 25° VERTICE... IL VERTICE DEGLI SBIRRI
Ogni anno al termine del vertice mi fermo a pensare su come è andato ed ogni anno il vertice appare diverso dal precedente, nonostante una evidente continuità come è logico che sia.
Il 25° vertice è stato in assoluto il più ordinato, quasi educato ed al contempo il più entusiasmante e combattente.
Lo dico con orgoglio, ma noi della Fondazione Caponnetto siamo in questo momento gli unici ad avere ben presente cosa fa la mafia oggi ed a combatterla smontando i luoghi comuni.
In sala il pubblico, proveniente da tutta Italia e non solo, era composto al 70% da sbirri od ex sbirri e per il restante 30% da giornalisti investigativi ed addetti ai lavori oltre ad alcuni appassionati della materia.
Niente stress da cerimoniale e niente saluti istituzionali se non quello consueto del giovane ed attento sindaco.
Questo ha reso scorrevole la serata come non era mai accaduto finora.
Un vertice da cui riparte in un momento difficile per il Paese l'antimafia combattiva, vera e perdonatemi il termine con gli zebedei.
Dal 25° vertice è uscito che noi abbiamo alcune cose in comune: non lasciamo soli i combattenti ed infatti li premiamo e conosciamo la storia e la geopolitica del nostro Paese. Conosciamo i depistaggi, i servitori infedeli, le finte inchieste delegittimanti, i colletti bianchi. Li conosciamo e non li temiamo. Non ce ne facciamo influenzare. Leggiamo le carte. Non facciamo, come si suol dire, feriti nella battaglia contro la mafia ed i deviati. Abbiamo il vizio della memoria.
Son proprio contento è stato proprio un bel momento il 25° vertice.
A noi Caponnetto piace ricordarlo così.
P.S. Dopo le foto i luoghi comuni aggiornati.
1) La mafia non esiste. Oramai è stato appurato il contrario. Sino al maxiprocesso del 1986 di Caponnetto era il più diffuso.
2) La mafia se esiste è puramente un fenomeno criminale. Persiste ancora e favorisce la sottovalutazione del problema. Se fosse un puro e semplice fenomeno criminale sarebbe stata già debellata da tempo.
3) Si ammazzano tra di loro, a noi non interessa. Errato. Quando c'è una guerra di mafia, chi rimane vivo rafforza il proprio gruppo e aumentano i problemi.
4) Non si deve parlare di mafia perchè si rovina la reputazione di un territorio. Errore gravissimo che tuttora persiste in quasi tutto il nord e, in parte, del centro e del sud. Non parlare di mafia favorisce la sua espansione.
5) Teoria dell'isola felice. Non esistono luoghi nel nostro paese ed in Europa ove la mafia, in qualche sua forma, non sia presente. Questo errore di valutazione ad oggi persiste specialmente nel centro nord.
6) La mafia nasce dalla povertà. Al contrario la mafia nasce nei territori potenzialmente ricchi e li rende poveri. In Sicilia cosa nostra ha iniziato nella conca d'oro con il traffico di limoni.
7) Teoria della totale sconfitta dopo gli ultimi arresti. Errore strategico già commesso nel 1996. Mai vendere la pelle dell'orso prima della sua morte.
8) La mafia una volta era buona. Falso non lo è mai stata.
9) Di mafia straniera non bisogna parlarne perché si rischia di fare razzismo. Errore grave perché parlarne significa aiutare gli stranieri onesti.
10) Non si fanno passi avanti. Falso. In Italia ne sono stati fatti molti. Non bastano però in quanto bisogna agire sul piano internazionale. In Europa sono messi peggio.
11) Ci prendiamo solo i soldi del riciclo dei mafiosi, tanto i mafiosi non arrivano. Falso. I mafiosi arrivano sempre.
12) La mafia è invincibile. Non è vero. I danni che ha subito sono notevoli.
13) La mafia dà lavoro. Falso. Se fosse vero Reggio Calabria, Palermo e Napoli non avrebbero disoccupati, anche se in determinate situazioni l'unico lavoro possibile è quello offerto dai mafiosi dopo la distruzione del territorio.
14) La mafia non spara piu. Falso la mafia spara sempre ed uccide pure, ma solo se serve ai suoi scopi.
15) Mafia ed antimafia son la stessa cosa. Falso. Dirlo aiuta la mafia che mira da sempre a delegittimare l'antimafia.
16) La lotta alla mafia la dobbiamo lasciare solo alle istituzioni preposte, ossia alle forze dell'ordine ed alla magistratura. Falso. Se non ci fosse stata a fine 800 l'antimafia sociale a fare da massa critica saremmo ancora alla convivenza tra Stato e mafia. Lo Stato arriverà 100 anni dopo con la sua forza, ma in ritardo.
17) Sappiamo seguire i soldi del riciclaggio dei mafiosi all'estero. Falso non non è vero. Al momento un solo caso è arrivato a sentenza confermativa della Cassazione.
18) Chi fa antimafia lo fa per guadagnarci. Falso nella quasi totalità dei casi fare antimafia è solo faticoso e non paga mai e porta all'isolamento e soprattutto delle analisi criminali non frega nulla a nessuno.
19) La mafia non tocca le donne ed i bambini. Falso. Le ha sempre toccati, ma per necessità. Inoltre alcune forme di mafia trafficano in donne e bambini e pure li sfruttano.
20) Il cognome famoso che uno porta ti rende esperto di mafia. Falso. Gli esperti sono i capaci non i portatori di cognome.
41bis) Il carcere duro per i mafiosi è inumano. Falso. Non è carcere duro ma solo la possibilità che non parlino con il mondo esterno od interno alle carceri per non mandare messaggi.
Condivido, da non sbirra, il 25mo vertice è stato snello, all'altezza dei tempi. Ne ho seguiti molti di vertici della Fondazione, a volte celebrativi. Sempre formativi, sempre momento di arricchimento e confronto tra differenti esperienze concrete. Spesso anche la politica ha dato un buon contributo. Aggiungo solo, e ringrazio per la bella occasione di ascolto, l'importante disponibilità a proseguire insieme che ha dichiarato il Vice Presidente del CSM, David Ermini. Persona attenta, e che da tempo segue l'attività, locale e internazionale della Fondazione. Orgogliosa di farne parte.
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