IL LUOGO COMUNE - LA MAFIA UNA VOLTA ERA BUONA di Salvatore Calleri


Quanto detto dall'ex parlamentare leghista di Lampedusa è di una gravità inaudita, ma oggi sottovalutare o mitizzare la mafia o definirla come "la nostra" è diventato purtroppo normale. 

In relazione a ciò la ex parlamentare di Lampedusa è caduta in un classico luogo comune sotto descrittio ripreso dal libro "manuale di sopravvivenza alla mafia".



La mafia una volta era buona.

Questo  è  un  luogo  comune  tuttora  diffuso,  e  basato  su  una  sorta  di  fascinazione  perversa  di  cui  ancora  oggi  la  mafia  gode  fra i  cittadini.  Alla  costruzione  di  questo  luogo  comune  ha  contribuito  in  parte  la  figura  carismatica  del  primo  pentito,  Tommaso  Buscetta,  personaggio  peraltro  utilissimo  nel  contrasto alla  mafia  siciliana.  E  ha  contribuito  anche  il  racconto  di  pentiti  e  mafiosi  secondo  i  quali  una  parte  della  vecchia  guardia mafiosa  era  inizialmente  contraria  al  traffico  di  droga,  trasformando  tale  racconto  in  una  sorta  di  mito  della  mafia  di  una volta  buona.  Ma  è  bene  esser  chiari:  la  mafia  buona  non  è  mai esistita.  Ha  sempre  ucciso  e  si  è  dedicata  ai  traffici  più  lucrosi. Non  bisogna  confondere  una  normale  evoluzione  criminale, che  in  determinato  momento  storico  ha  fatto  propendere  per il  traffico  di  droga,  con  una  valutazione  morale  secondo  cui  i vecchi  mafiosi  sconfitti  dai  nuovi  erano  buoni.  Chi  uccide  ed estorce non è mai buono.

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