L’obbligatorietà dell’azione penale è molto di più di una norma giuridica. Di Luigi Mattei
L’obbligatorietà dell’azione penale è molto di più di una norma giuridica. È la battaglia incessante contro l’indifferenza, è la promessa che la giustizia non farà mai finta di non vedere. Non possiamo permetterci di voltare lo sguardo, non possiamo chiudere gli occhi di fronte a chi soffre. Ogni reato, ogni dolore, ogni ingiustizia è un colpo al cuore della nostra comunità. Se non rispondiamo, se non agiamo, stiamo accettando che la legge non sia uguale per tutti, che alcuni possano rimanere in ombra mentre altri avanzano nell’illusione dell’impunità.
Immaginate per un attimo di vivere in una società dove non c’è obbligo di perseguire un reato, dove la giustizia è una questione di opportunità, dove l’importanza di un crimine dipende da chi lo commette o da quanto “comodo” sia perseguirlo. Chi avrebbe più voce in questo scenario? I deboli? I poveri? Gli invisibili? Noi, come comunità, non possiamo lasciare che queste domande rimangano senza risposta. Non possiamo permettere che la giustizia diventi un lusso per pochi.
Abbandonare l’obbligatorietà dell’azione penale significherebbe accettare che alcune persone, con il loro dolore e la loro speranza, siano ignorate. Sarebbe il tradimento di ogni valore che abbiamo cercato di costruire come esseri umani. Ogni reato non perseguito è un silenzio che spezza il cuore. Ogni decisione di non agire è un passo indietro verso un mondo più freddo, più indifferente, meno umano.
La giustizia non può essere messa in discussione sulla base dell’efficienza o della velocità. La giustizia è il battito che tiene in vita la nostra società. Non è una macchina, non è un sistema da ottimizzare. È la forza che ci fa sentire uniti, che ci dice che ogni persona, indipendentemente dal suo stato, dalla sua posizione, ha diritto alla protezione, ha diritto a una risposta. La giustizia è il nostro cuore che non smette di battere per il bene di tutti, per ogni singolo individuo.
Rimanere fedeli all’obbligatorietà dell’azione penale non è solo una scelta giuridica. È un atto di amore, un impegno che facciamo ogni giorno, per noi stessi, per gli altri, per un futuro che non sia segnato dal compromesso, ma dalla speranza che ogni ingiustizia possa trovare una risposta, che ogni dolore possa essere ascoltato. Perché la giustizia, se non è per tutti, non è giustizia.
Bellissimo articolo ma penso che tanti poveri cristi non siano ben tutelati
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