RASSEGNA WEB - DISTRUTTA LA TARGA AL GIARDINO CAPONNETTO DI FIRENZE

 


Atto vandalico mirato al giardino Caponnetto di Firenze. 

La situazione negli ultimi mesi è peggiorata in modo repentino dove si sono registrati episodi di pestaggio con regolamenti di conti oltre a molestie sessuali. Il giardino Caponnetto non merita questo. È necessario riprendere il controllo del territorio. La Fondazione Antonino Caponnetto non tollererà in alcun modo tale situazione è chiede alle istituzioni di intervenire prontamente. 


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Un atto gravissimo quello della lapide mandata in frantumi al giardino Caponnetto. Antonino Caponnetto, magistrato, aveva istituito e coordinato il pool antimafia di cui hanno fatto parte Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Gioacchino Natoli, Giuseppe Di Lello e Leonardo Guarnotta. Un'attività, quella del pool, che aveva portato all'arresto di più di 400 criminali legati a Cosa Nostra, culminando nel maxiprocesso di Palermo. Dopo le stragi di Capaci e di Via D'Amelio il magistrato Caponnetto invece di andare in pensione aveva deciso di girare per scuole e piazze di Italia a raccontare la storia di Falcone e Borsellino. Solidarietà alla fondazione che ne porta avanti memoria e testimonianza di legalità, giustizia, etica della politica e della vita civile, e ai gestori dei chioschi che ogni giorno fanno di tutto per mantenere vivo e vissuto il giardino a lui intitolato. Questo gesto vile non dovrà restare impunito e noi tutti dovremo mantenere alte attenzione, vicinanza, partecipazione attiva, pretesa di controllo del territorio da parte delle autorità preposte.

Elisa Meloni


#Firenze #caponnetto #falcone #borsellino

https://www.instagram.com/p/C-0NkBssp-d/?igsh=MXF4Mm5xaDRzOTRheQ==


**Comunicato Stampa del SAP - Sindacato Autonomo di Polizia di Firenze**


**Firenze, 19 agosto 2024** – Il Sindacato Autonomo di Polizia di Firenze desidera esprimere la propria ferma indignazione e condanna nei confronti dell'ignobile atto vandalico che ha colpito la targa dedicata al magistrato Antonino Caponnetto, collocata nel giardino a lui dedicato lungo il lungarno del Tempio a Bellariva. Questo gesto vile, che denota una totale mancanza di rispetto verso la memoria e l'impegno di un grande magistrato, è stato chiaramente perpetrato con intenzione e spregiudicatezza.


Massimo Bartoccini, segretario provinciale del SAP, esprimere la massima solidarietà alla Fondazione Caponnetto, così come al suo presidente, Salvatore Calleri. È di vitale importanza ripristinare il rispetto e la dignità per quei simboli di legalità e giustizia che incarnano la memoria di coloro che hanno dedicato la loro vita alla lotta contro la mafia e all'affermazione dei diritti civili.


In questo contesto, è opportuno ricordare che il SAP ogni anno dedica una giornata al Memorial Day, un evento speciale volto a commemorare tutte le vittime della mafia e della criminalità. Questa iniziativa rappresenta un momento di riflessione e di raccoglimento, in cui si rende omaggio a coloro che hanno perso la vita nella lotta per la giustizia e la legalità, sottolineando l'importanza della memoria collettiva nella nostra società.


Riteniamo che sia un dovere di tutti, non solo delle istituzioni, ma anche di ogni singolo cittadino, rispondere a questa sfida sociale con determinazione e impegno. È giunto il momento di mettere da parte frasi che tendono a minimizzare questi atti, definendoli "isolati", e di affrontare la realtà con la serietà e la gravità che essa richiede.


Conclude Bartoccini: "È estremamente essenziale che i cittadini onesti e perbene si uniscano a noi nella missione di dare la giusta importanza alla memoria di coloro che hanno combattuto instancabilmente per la giustizia. È fondamentale sensibilizzare la popolazione sull'importanza di unire le forze per costruire un futuro migliore, in cui la legalità e il rispetto per i valori fondamentali della nostra società possano prevalere."


**Massimo Bartoccini**

SAP - Sindacato Autonomo di Polizia di Firenze  



**Fine Comunicato**

Telegiornali in cui è uscita notizia:

La7

Rtv 38

Tg3 Toscana 

Tvr



” Firenze è profondamente legata alla memoria di Antonino Caponnetto , il giudice istruttore che contrastò con impegno la mafia, avendo come collaboratori Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – interviene Valdo Spini, presidente onorario dell’Associazione delle istituzioni culturali italiane – Esprimo tutta la mia ferma riprovazione per il gesto vandalico qualunque siano i motivi che l’abbiano ispirato”

On.le Valdo Spini 


“Apprendo con sdegno la notizia della deturpazione a Firenze della targa dedicata ad Antonino Caponnetto, ideatore e guida del Pool antimafia di Palermo che portò Cosa Nostra alla sbarra nello storico maxiprocesso. Come membro della Commissione parlamentare antimafia e responsabile del dipartimento giustizia della Lega in Toscana condanno fermamente questo triste episodio che rappresenta un insulto alla nostra memoria nazionale”.

On.le Manfredo Potenti (Lega)

“Un’azione vigliacca: mi auguro di tutto cuore che sia solo il frutto della stupidaggine di vandali inconsapevoli di avere oltraggiato un grande magistrato e non di un atto preordinato”.

On.le Alfredo Antoniozzi (Fdi)

"Un gesto vile che scredita la memoria del giudice antimafia Antonino Caponnetto. Tutta la mia solidarietà alla Fondazione a lui dedicata. Ripristineremo la lapide il prima possibile".

Sara Funaro Sindaca di Firenze (Pd)

"Questi atti di vandalismo rispecchiano la situazione ‘sicurezza’ a Firenze. Una situazione ormai da tempo in peggioramento nei nostri quartieri cittadini. Aggressioni , spaccio a tutte le ore , illegalità, risse causate spesso da ubriachezza molesta, spaccate continue alle auto. Come coordinamento siamo solidali e con fermezza chiediamo a tutto il governo e istituzioni fiorentine di dare risposte forti sul fronte sicurezza. I cittadini hanno bisogno di tranquillità, ormai persa da tempo”. 

 Simone Gianfaldoni (Coordinamento comitati insieme per la sicurezza di Firenze)

“Esprimo ferma e fortissima solidarietà per l’oltraggio alla lapide che ricorda l’impegno antimafia e per la legalità di Antonino Caponnetto. Un gesto vile che offende la memoria di un grande magistrato”

Eugenio Giani Presidente della Regione Toscana (Pd)

“Questo atto vile e incivile non ci farà arretrare di un passo nel nostro lavoro che, insieme al presidente Calleri cons. Re e ai componenti della Fondazione, porteremo avanti ancora con più forza e coraggio. Caponnetto parlava di fiaccola caduta dalle mani di Borsellino, di Falcone e di tanti altri trucidati dalla mafia solo perché svolgevano il loro dovere, ecco quella fiaccola e ancora accesa e tramite essa Caponnetto vive con noi”

Giuseppe Antoci Europarlamentare (m5s)

"Oltre alla più assoluta solidarietà alla Fondazione  corre l'obbligo di evidenziare le condizioni di degrado nel quale versa un bel giardino come quello di Lungarno del Tempio. Una condizione, purtroppo, simile a numerose altre aree verdi della città di Firenze, Cascine in primis. Sarà compito delle forze dell'ordine stabilire la natura di questo orrendo gesto".

Elisa Tozzi e Sandra Bianchini consigliere regione Toscana (fdi)


Ho una foto accanto a questa targa, scattata nel settembre 2021, quando ho ricevuto il Premio per l'informazione ambientale dell'Osservatorio Mediterraneo Criminalità Organizzata e Mafia (OMCOM) , promosso proprio dalla Fondazione Antonino Caponnetto. Anche in quella giornata la targa era stata imbrattata...

Qualsiasi atto contro la memoria è da condannare e in ogni caso è una triste vicenda. 

Rosa Battaglia giornalista 

Spaccata la targa dedicata al Giudice Antonino Caponnetto a Firenze avviene dopo le parole di Salvo Riina. 

C’è un brutto clima, come se le vittime debbano essere rimosse, dimenticate, vandalizzate. 

Ricordiamo le persone che hanno dato la propria vita nella lotta alle mafie, trasformiamo la memoria in impegno quotidiano. 

Caponnetto diceva: “La mafia teme la scuola più della giustizia, l'istruzione toglie erba sotto i piedi della cultura mafiosa”.

Paolo Borrometi giornalista 













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