REGIA UNICA DIETRO LA RIVOLTA CARCERARIA?
Preoccupati per le rivolte nelle carceri. Non è questo il modo per richiedere migliori condizioni carcerarie.
“Ci si domanda se dietro tali episodi non ci sia una regia unica mirante ad ottenere l'amnistia e l'indulto. Tra l'altro da tempo esiste un movimento che mira ad abbattere norme quali il 41bis e questo desta ulteriore preoccupazione”.
Firenze 19.03.2020.- “La Fondazione Caponnetto nell'esprimere la propria preoccupazione per le rivolte nelle carceri si domanda se dietro tali episodi non ci sia una regia unica mirante ad ottenere l'amnistia e l'indulto.
Le rivolte sono avvenute in modo simultaneo da nord a sud con degli scenari simili, con le proteste esterne in contemporanea ed in un momento in cui lo Stato è in una situazione emergenziale e quindi di debolezza intrinseca.
Tra l'altro da tempo esiste un movimento che mira ad abbattere norme quali il 41bis e questo desta ulteriore preoccupazione.
Non è questo il modo per richiedere migliori condizioni carcerarie.
Lo Stato deve mostrare la fermezza e la umanità necessaria per superare tale situazione che non può essere tollerata oltremodo”.
Le rivolte sono avvenute in modo simultaneo da nord a sud con degli scenari simili, con le proteste esterne in contemporanea ed in un momento in cui lo Stato è in una situazione emergenziale e quindi di debolezza intrinseca.
Tra l'altro da tempo esiste un movimento che mira ad abbattere norme quali il 41bis e questo desta ulteriore preoccupazione.
Non è questo il modo per richiedere migliori condizioni carcerarie.
Lo Stato deve mostrare la fermezza e la umanità necessaria per superare tale situazione che non può essere tollerata oltremodo”.
Lo dichiara Salvatore Calleri presidente Fondazione Antonino Caponnetto
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Ufficio Stampa Fondazione Antonino CaponnettoNazzareno Bisogni
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