FONDAZIONE CAPONNETTO SU PORTO LIVORNO
COMUNICATO STAMPA
“Se un porto è usato per i traffici internazionali di droga significa che è in parte controllato dall'organizzazione criminale che lo usa per non mettere a rischio il proprio investimento".
Firenze 28.02.2020.- "Ieri al porto di Livorno si è assistito ad un sequestro record di 3.3 tonnellate di cocaina dirette a Marsiglia. Oltre ai complimenti alle autorità inquirenti ed alle forze dell'ordine Francesi ed Italiane, come Fondazione Caponnetto non possiamo non ricordare che da anni chiediamo un maggiore controllo dei porti toscani con in primis quello di Livorno. Il nostro ultimo intervento risale alla relazione del 3 gennaio 2020. Il porto di Livorno, ma non solo - abbiamo scritto e detto nel corso di una conferenza stampa -, sarà un osservato speciale nel 2020. Non è possibile avere paura di affrontare la questione che se un porto è usato per i traffici internazionali di droga significa che è in parte controllato dall'organizzazione criminale – la ‘ndrangheta nel caso di Livorno - che lo usa per non mettere a rischio il proprio investimento.
Colpevole non affrontare il problema. Non abbassiamo la guardia!"
Colpevole non affrontare il problema. Non abbassiamo la guardia!"
Lo dichiara Salvatore Calleri* presidente Fondazione Antonino Caponnetto
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